Zio Ziegler, ecco chi è l’artista statunitense specializzato in murales e graffiti

Zio Ziegler, classe 1988, è il nuovo enfant prodige della street art californiana, capace di eseguire graffiti enormi in tempi record

Se sei appassionato delle opere di Zio Ziegler, tra Silicon Valley, Tokyo e New York, e non puoi concederti un viaggio oltre Oceano per ammirarle, ecco che la notizia è che sbarcò in Italia un bel po’ di volte.

Il famoso e giovanissimo artista californiano, classe 1988, arrivò nel Bel Paese più volte, realizzando opere splendide che, nonostante l’età, è stato consacrato un autentico genio per la sua arte poliedrica che racconta forme e colori diverse, raggiungendo dimensioni gargantuesche.

Chi è Zio Ziegler

Considerato istintivo e talentuoso, Ziegler non è è mai stato uno studente modello, ma questo non gli ha certamente impedito di capire quale fosse la sua strada: dipinge da quando era grande abbastanza da tenere in mano una matita, spronato dai genitori che volevano lui fosse il migliore in qualsiasi cosa avesse voluto fare.

Zio Ziegler, ecco come cominciò la sua carriera
Zio Ziegler, ecco come cominciò la sua carriera https://www.instagram.com/zioziegler/ – Artepassante.it

 

“Per tanti anni non ho mai capito perché dipingevo. Ho provato a capire quale fosse l’ispirazione che muoveva i miei quadri, ma era più viscerale che altro. All’improvviso, il senso arriva a dipinto ultimato. Ogni tanto, sogno di un quadro prima di elaborarlo, ma normalmente inizio con gesti e tratti. È come un’anomalia visiva che sto provando a risolvere. In un certo senso, i miei quadri sono come gli esami Rorschach: è un processo di filtratura del cervello. Non ci sono dei confini tra il cervello e la tela. L’atto di dipingere sta nella ricerca di nuovi materiali, dovrebbe essere innovativo, fresco e concettuale. Non sono contro l’arte concettuale ma sono contro i quadri noiosi. Voglio vivacità, voglio bellezza. Voglio vedere qualcosa che guardi al passato, costruendo su esso, instaurando con il pubblico dialogo e onestà” affermò Ziegler.

Amante di Keith Haring, è riuscito a creare uno stile unico fondendo arte tribale e cultura popmiti e storie classiche allo street style. 

Zio Ziegler ha collaborato con alcuni tra i più famosi brand, da Vans a Stance Socks, oltre ad aver dipinto alcuni murales nelle aule di autentici colossi come Facebook.

“Collaborare con i brand fa parte della cruda economia dell’arte. Con l’accessibilità dell’arte grazie allo smartphone, penso che sia molto importante per un’artista di accomodare questo percorso nel sistema economico. Non credo che collaborare con Vans sia svendere il proprio lavoro perché “svendersi” non esiste più. È solo un dialogo con se stesso. È il ruolo d’artista rispondere all’umanità piuttosto che alla storia dell’arte” affermò.

Zio Zegler in Italia, ecco quando lasciò il segno

La sua esperienza artistica è richiesta dalle aziende di tutto il mondo, ma anche i musei, grandi metropoli e colossi industriali fanno a gara per ospitare una sua opera, ma Zio Zegler in Italia dove lo possiamo trovare?

Ad esempio nei pressi Ancona, nelle Marche, nel 2016 Zio Ziegler partecipò a Muro, la serie tv curata da David Vecchiato e prodotta da Sky Arte HD e da Level 33, in collaborazione con Il Fatto Quotidiano.

Nella piccola cittadina di Arcevia, Ziegler ha realizzato un’opera meravigliosa nella Cava Mancini, sito dismesso di Arcevia ai piedi del Monte Sant’Angelo.

Durante l’ultima edizione del 2015 Festival Pop Up!che proprio nel 2016 si spostò da Ancona verso l’entroterra, proponendo progetti firmati dai migliori street artists del mondo, anche Ziegler ha lasciato la sua indelebile impronta.

Una figura umana legata e avvolta in alcuni animali: un’iconografia a tratti inquietante ma che in realtà racconta quanto sia avvenuto nella stessa Casa Mancini: abbandonato l’egoismo umano, la natura è riuscita nuovamente a riprendere il sopravvento, offrendo una nuova opportunità di bellezza al paesaggio circostante. Un’autentica rinascita.

Zio Ziegler alla Cava Mancini, anno 2015
Zio Ziegler alla Cava Mancini, anno 2015 https://www.zioziegler.com/ – Artepassante.it

 

Un’altra opera molto bella è la Venere di Milano, realizzata nel 2014 nell’atrio della stazione Repubblica del passante ferroviario: si tratta della prima opera realizzata da Ziegler non solo in Italia, ma in Europa, e venne creata su un muro lungo circa 5 metri.

Sono servite sei ore consecutive di lavoro, ma il risultato fu davvero eccezionale. Precisamente a Campegine, in provincia di Reggio Emilia, ci sono altre due opere mastodontiche di Ziegler: un’area industriale circondata dalla campagna dove campeggia un enorme murale di 280 metri quadri con sfondo giallo a poi rossi.

The invention of time è stato realizzato in 36 ore proprio da Zio Ziegler ed è inserito in un contesto ben preciso: un premio di street art promosso dalla Snatt e rivolto agli istituti scolastici di Reggio Emilia e della regione tutta.

Il premio consisteva nella realizzazione di opere grafiche inedite sui muri della stessa azienda, con il fine ultimo di creare “una sorta di mostra d’arte a cielo aperto dove ognuno è un visitatore”.

Nel 2015 Zio Ziegler tornò a Campegine e ha dipinto il secondo muro dei capannoni di Snatt: 258 mq di colore, 2 giorni di lavoro e un’incredibile performance che si svolse nuovamente sotto gli occhi dei dipendenti e non solo: Metamorphosis fu un altro trionfo.

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