Murales nelle stazioni, quali sono i più belli?

L’arte dei murales è sempre più riconosciuta e amata nel mondo, ma quali sono i più belli mai fatti nelle stazioni italiane? Ecco la lista

Negli ultimi tempi, il concetto di arte ha subito significativi mutamenti rispetto al passato. Non si limita più alle opere esposte in musei o alle creazioni architettoniche dei grandi nomi internazionali. Ora, il concetto abbraccia una vasta gamma di fenomeni che si manifestano al di fuori dei tradizionali contesti artistici e che un tempo erano considerati semplici forme di espressione. Tra questi, la street art spicca come una delle forme più riconosciute e popolari. Artisti provenienti da tutto il mondo dipingono le facciate degli edifici, i muri, i capannoni e anche le stazioni trasformandoli in autentiche opere d’arte, attirando un vasto pubblico di appassionati e turisti. Ma quali sono i murales nelle stazioni più belli del nostro Paese? Ecco la lista.

Siete appassionati di street art? Ecco quali sono i migliori murales nelle stazioni italiane

L’arte urbana, fatta di transizioni, incontri e influenze, è un’opera di libertà espressiva che, pur non adottando le tradizionali forme di diffusione, mira a raggiungere un vasto pubblico. Esplorare i colori del mondo attraverso i murales significa immergersi in un viaggio artistico che ha trasformato stazioni, depositi ferroviari e scali in spazi di condivisione artistica, inclusivi e aperti alle prospettive e alle domande delle comunità urbane. Ma tornando al fulcro principale di questo articolo, quali sono i murales più belli nelle stazioni d’Italia?

Il murales a stazione Bagnoli, Napoli

Il murales è stato concepito nell’ambito del progetto “Bagnoli Beach Station”, ideato da Luca Danza. Per realizzarlo hanno contribuito 34 artisti napoletani, di cui 3 provenienti da altre regioni o dall’estero, che hanno scelto “il mare” come tema principale, simbolo della rinascita di Bagnoli. L’intera stazione, compresi i sottopassi, è stata dipinta con affreschi sia all’esterno che all’interno.

Murales a stazione Bagnoli
Murales a stazione Bagnoli | www.farodiroma.it – Artepassante

Il murales nella stazione di Piazza Garibaldi, Napoli

Rimaniamo a Napoli, dove, nella stazione di Piazza Garibaldi, troviamo un murale in onore di Totò è stato creato da Orticanoodles, il cui nome d’arte è l’unione di due artisti italiani, Alita e Wally. Quest’opera, intitolata “Ho bisogno di vederti”, si ispira al titolo di una poesia scritta dallo stesso Totò. Il progetto è stato promosso dall’Eav, che attualmente gestisce la ferrovia Circumvesuviana in collaborazione con l’associazione Inward, e fa parte di un più ampio progetto di street art che coinvolgerà dieci stazioni.

Il murales alla stazione di Pomigliano d’Arco, Napoli

Siamo ancora a Napoli, questa volta nella stazione di Pomigliano d’Arco dove si trova un murales da brividi. L’installazione, intitolata “Futura”, è stata realizzata dall’artista Mario Casti su commissione di EAV, su iniziativa della società sportiva Pomigliano Calcio Femminile e del dottor Antonio Caprioli. Quest’opera ritrae due volti femminili ed è un omaggio alla determinazione delle donne e alla profondità dei loro sguardi, capaci di trasmettere emozioni, sentimenti, ansie, paure e speranze. Due sguardi che rappresentano due mondi differenti, osservando la città di Pomigliano di fronte alla stazione, in direzione del Campo Sportivo.

Il mosaico nella stazione ferroviaria di Lecce

La prossima opera non è un murales vero e proprio, bensì un mosaico chiamato “R-Esisto”, il quale adorna il muro lungo la stazione ferroviaria di Lecce. È stato realizzato da giovani provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, partecipanti al progetto Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) di Patù, gestito dall’Arci di Lecce. Questo progetto ha offerto uno spazio espressivo a coloro che quotidianamente sono costretti ad abbandonare la propria terra in cerca di una possibilità di riscatto e sopravvivenza. A guidare i coraggiosi artisti è stata l’artista e mosaicista Donatella Nicolardi.

Il mosaico nella stazione di San Giovanni in Persiceto

Un tributo al ruolo fondamentale delle donne durante il periodo della Resistenza è rappresentato dal murale che decora la stazione di San Giovanni in Persiceto, nella provincia di Bologna. Quest’opera è stata realizzata da Alice Pasquini, conosciuta come Alicè, artista versatile che ha esposto le sue opere al Macro di Roma e alla Saatchi Gallery di Londra. Intitolata “Mille papaveri rossi”, la composizione visiva raffigura diversi momenti della Resistenza, dalle staffette in bicicletta alle braccianti agricole, simbolo degli scioperi nei campi delle mondine, fino alle operaie in tuta da lavoro, rappresentative dei sabotaggi nelle fabbriche per rallentare la produzione bellica. Questo dipinto, inaugurato il 2 giugno scorso, è stato promosso dal Comune di Persiceto in collaborazione con l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) e con il sostegno di Coop Alleanza 3.0.

Il murales alla stazione ferroviaria di Avellino

Sempre importante è il messaggio lanciato dall’artista Millo attraverso il suo murale “The World is Sick”. Quest’opera, situata nella stazione ferroviaria di Avellino, è parte del progetto Bo.Ca. promosso dall’associazione PianoB. L’opera presenta palazzi imponenti, volti stilizzati e un termometro gigante conficcato nella terra, che segna una temperatura estremamente preoccupante. È un chiaro invito a investire nella sostenibilità e un avvertimento contro l’inquinamento e il riscaldamento globale. Questo è un richiamo alla consapevolezza necessaria per proteggere un bene che appartiene a tutti.

Murales The World is Sick
Murales The World is Sick | www.ecampania.it – Artepassante

Il murales nel magazzino merci della stazione di Sacile

A Sacile (PN), nel cuore del Friuli-Venezia Giulia, il magazzino merci della stazione è stato trasformato in uno scenario incantevole ispirato alla natura e alle meraviglie del territorio circostante. “Undernet”, che si estende su una superficie di 160 metri quadrati, è un’opera creata dagli artisti dell’associazione Macross. Un volo di uccelli e una vista delle colline punteggiate di abitazioni evocano il legame tra la promessa di un futuro sereno e l’equilibrio tra le persone e l’ambiente circostante.

Il murales alla stazione metro di Rebibbia, Roma

Nella stazione della metropolitana di Rebibbia, un murale di Zerocalcare offre un’imponente opera d’arte di 30 metri quadrati, commissionata dall’Atac, per accogliere i visitatori nel quartiere periferico della Capitale. Inoltre, non lontano, è presente anche l’opera “Capita di Blu”. Da non perdere, in via dei Piceni 38, il dittico “Patrimonio Indigeno” di Lucamaleonte, che decora le facciate di un edificio nella zona di San Lorenzo.

Murales nella stazione di Gianturco, Napoli

Torniamo a Napoli per l’ultima opera: “Donne per uno sviluppo sostenibile”, questo è il tema del murale realizzato dallo street artist Geometric Bang sulle pareti della stazione della Circumvesuviana di Gianturco. L’opera mette in evidenza l’importanza crescente che inclusione e sostenibilità sociale ed ambientale assumono nella società contemporanea, attraverso un’originale rappresentazione di quattro donne iconiche: Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del Nobel per la pace e attivista pakistana; Shamsia Hassani, la street artist afgana impegnata nella difesa dei diritti delle donne; Greta Thunberg, la giovane attivista svedese leader nella lotta contro il cambiamento climatico; e Liliana Segre, senatrice italiana da sempre in prima linea contro il razzismo.

 

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