Leonardo Da Vinci, 10 opere e invenzioni poco note del genio toscano

Leonardo da Vinci viene riconosciuto come uno dei più grandi geni della storia, una mente straordinaria e versatile, dotata di un talento universale che spaziava dall’arte all’ingegneria, dalla scienza all’anatomia. Definito un genio universale, ha realizzato significative scoperte e innovazioni in una vasta gamma di settori, dalla meccanica all’arte, dall’anatomia alla scienza. Leonardo è considerato una delle menti più creative e prolifiche del Rinascimento, un genio unico e universale che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’umanità. Alcune sue opere e invenzioni hanno lasciato il segno e sono arrivate fino ai tempi nostri, mentre altre, nonostante il loro valore, sono state dimenticate. Ecco quali sono.

Tutte le opere poco note di Leonardo Da Vinci che vale la pena conoscere

Leonardo da Vinci è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi polistrumentisti della storia umana. Grazie alla sua straordinaria mente e al suo eccezionale talento, egli si distinse in un’ampia gamma di discipline, tra cui scienza, filosofia, architettura, ingegneria, pittura, scultura, anatomia, botanica, musica e inventiva. Icona del Rinascimento, Leonardo incarnò appieno lo spirito dell’epoca e il suo lascito al mondo è incomparabile, composto da capolavori artistici, scoperte scientifiche, progetti visionari e innovazioni tecnologiche. Le sue invenzioni sono state fondamentali per i progressi successivi in numerosi settori, poiché egli fu un pioniere in molte discipline. Tutti conoscono il suo prototipo di elicottero, di macchina volante e i dipinti come l’Ultima Cena, l’Uomo vitruviano e la Dama con l’ermellino, ma esistono delle invenzioni del genio toscano fin troppo (e ingiustamente) sconosciute ai più. Vediamo quali sono quelle degne di nota.

Opere di Leonardo Da Vinci
Opere di Leonardo Da Vinci | Pixabay @JanakaMaharageDharmasena – Artepassante

Il Codice Windsor

Il Codice contiene circa 600 disegni, ciascuno conservato singolarmente tra due lastre di perspex nel castello di Windsor. Questo insieme di opere è di fondamentale importanza per comprendere la vastità e la diversità degli studi di Leonardo. I disegni includono analisi di anatomia, movimento dell’acqua, animali e paesaggi. Queste opere ci forniscono preziose informazioni sullo stato della medicina nel primo XVI secolo, poiché derivano dalla partecipazione di Leonardo a pratiche di dissezione.

Codice Leicester

La collezione di manoscritti è unica nel suo genere ed è stata in possesso dei conti Leicester dal 1700 fino al 1980. Abbiamo incluso questa raccolta tra le 5 opere poco conosciute di Leonardo Da Vinci perché non molti sono a conoscenza del fatto che oggi appartiene a Bill Gates, che l’ha acquistata nel 1994 per 30 milioni di dollari. La collezione contiene straordinari studi dedicati esclusivamente all’acqua. Le annotazioni comprendono ricerche sull’idraulica e sull’idrodinamica, osservazioni sulle correnti dell’Arno e la formazione di vortici, analisi sulla navigabilità del fiume e possibili soluzioni per affrontare inondazioni ed erosione delle sponde. Tra i documenti troviamo anche progetti precursori di futuri sottomarini e maschere subacquee.

L’anemometro

Forse non è noto a tutti che l’interesse di Leonardo da Vinci per il volo lo portò a concepire l’anemometro, uno strumento per misurare la velocità e la pressione del vento. In realtà, il dispositivo derivava da alcune modifiche apportate a un disegno già esistente, ideato da Leon Battista Alberti nel 1450. Il disegno di Leonardo fu probabilmente realizzato tra il 1483 e il 1486.

Il carro semovente

Il carro automotore è una delle invenzioni attribuite a Leonardo Da Vinci, risalente al 1478. Prima dell’avvento dei veicoli a motore, lo scienziato ideò un mezzo di trasporto in grado di muoversi senza necessità di spinta. Per ottenere questo risultato, progettò una sofisticata serie di ingranaggi per l’accumulo di energia. Gli studiosi successivamente ipotizzarono che Da Vinci avesse concepito questa specie di “antenata dell’automobile moderna” principalmente per scopi teatrali.

La muta subacquea

Durante il suo soggiorno a Venezia nel 1500, Leonardo Da Vinci progettò una tuta da immersione per condurre attacchi furtivi contro le navi nemiche. Questa tuta includeva una maschera a sacco da indossare sulla testa del subacqueo. Collegati alla maschera, intorno alla zona del naso, c’erano due tubi di canna per migliorare la respirazione sott’acqua. Inoltre, essendo estremamente attento ai dettagli, Da Vinci integrò anche un dispositivo per la raccolta dell’urina nella tuta.

La Madonna Benois

Dal 1914, il dipinto è stato ospitato presso il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo e è stato realizzato con la tecnica dell’olio su tavola, successivamente trasportato su tela. Prende il nome dalla famiglia Benois, che ha posseduto l’opera per lungo tempo. In modo insolito, il bambino Gesù è raffigurato come un neonato anziché come un uomo in miniatura, mentre la Vergine è rappresentata come una giovane donna sorridente che offre al figlio due fiori a quattro petali, simbolo della futura crocifissione.

La Madonna Benois
La Madonna Benois | Immagine di dominio pubblico – Artepassante

Lo studio di volti per la Battaglia di Anghiari

Con l’avvento della Repubblica Fiorentina, a Leonardo e Michelangelo fu affidato l’incarico di decorare la nuova sala del potere con scene belliche. Leonardo si dedicò alla rappresentazione della Battaglia di Anghiari del 1440, un’opera rimasta incompiuta e mai rinvenuta dagli studiosi che l’hanno cercata sotto gli affreschi del Salone del Cinquecento a Palazzo Vecchio, a Firenze. La sua esistenza è nota solo attraverso gli schizzi di Leonardo e documenti che la descrivono come un turbine di energia e violenza, dove i corpi e i volti degli uomini erano contorti dall’orrore della guerra, come l’artista stesso la definiva. Questi disegni sono custoditi presso il Museo Nazionale di Budapest.

Il robot

Tra le molte invenzioni di Leonardo da Vinci, quella del cosiddetto “automa cavaliere” si distingue per la sua originalità e proiezione nel futuro. Questo androide meccanico umanoide fu probabilmente concepito per intrattenere durante le feste alla corte sforzesca di Milano, anche se non ci sono prove concrete della sua effettiva realizzazione. Questo antenato dei moderni robot era controllato da un sistema di leve e carrucole, che consentiva il movimento e si basava sugli approfonditi studi di Leonardo sull’anatomia e la muscolatura umana.

Il cannone a 33 canne

Leonardo esaminò gli armamenti del suo tempo e notò che c’era un intervallo troppo lungo tra un colpo di cannone e l’altro, dovuto alla necessaria fase di ricarica. Pertanto, ideò un cannone rotante a più canne: mentre una fila di cannoni sparava, l’altra veniva ricaricata. Questo progetto può essere considerato un antenato della moderna mitragliatrice.

Il ponte autoportante

Leonardo da Vinci ha concepito diversi ponti, ma quello autoportante è senza dubbio il più innovativo. Si trattava di una struttura costituita da travi a sezione circolare che potevano essere assemblate senza l’ausilio di legature o incastri. Dopo il montaggio, le travi si sarebbero fissate grazie alla pressione esercitata dal peso del ponte, prevenendo così il cedimento. Fondamentalmente, era un ponte che poteva essere costruito e smontato con facilità e quindi trasportato durante le campagne militari e utilizzato quando necessario. È probabile che Leonardo lo abbia ideato nell’ambito delle strategie militari di un sovrano dell’epoca.

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