Mary Cassatt, la pittrice statunitense che ha lasciato la sua impronta nell’impressionismo

Un viaggio nell’arte alla scoperta di Mary Cassatt, artista impressionista che sostenne il movimento delle suffragette

Mary Casatt, secondo il critico francese Gustave Geffroy, rientra di diritto all’interno nel gruppo delle tre grandi dame dell’impressionismo insieme a Berthe Morisot e Marie Bracquemond.

La storia di Mary Cassatt è importante perché decise di fare dell’arte il suo lavoro, scelta che di solito era concessa solo agli uomini.

La sua determinazione, il fare valere i suoi diritti e la sua arte, l’hanno portata ad avvicinarsi anche al movimento femminista, presa di posizione che le ha causato alcuni attriti con la sua stessa famiglia.

Ma scopriamo meglio chi era Mary Cassatt e perché la sua arte continua ad essere importante.

Chi è Mary Cassatt?

Mary Stevenson Cassatt nacque il 22 maggio 1844 in Pennsylvania, in una famiglia benestante.

Nascere in una famiglia con buone risorse economiche permise alla pittrice di ricevere una formazione artistica e di viaggiare molto. Considerato che le donne non potevano prendere parte a lezioni “normali”, dovette spesso ricorrere a lezioni private. Una delle sue attività preferite era copiare alcune delle opere appese al Museo del Louvre, facendosi ispirare dalle opere di grandi maestri del passato.

Il padre di Mary, però, non vedeva di buon occhio la sua carriera artistica e ben presto fece un passo indietro e lei dovette rimboccarsi le maniche per dimostrare al padre che quella era la sua strada e che ce l’avrebbe fatta anche senza il suo aiuto.

Mary ci riuscì davvero e viaggiò molto per lavoro passando dall’Italia alla Spagna per poi stabilirsi definitivamente a Parigi.

L’incontro con Degas e la loro profonda amicizia

Mary Cassatt e Degas si conobbero nel 1877 e fin da subito tra i due nacque un’amicizia importante e intensa fatta di litigi, incomprensioni ma anche di molto rispetto e stima reciproche.

Fu proprio Degas ad aprire le porte di Mary al magico mondo impressionista, e con gli artisti impressionisti espose del 1879. A sua volta, Mary aprì le porte del mercato artistico americano a Degas, Renoir, Monet, Manet e molti altri. Insomma, uno scambio artistico che fece bene alla creatività di tutti.

Eppure, il lutto improvviso della sorella Lydia nel 1882, provocò un repentino cambio di rotta nell’artista, che decise di fare un passo indietro rispetto al gruppo e sperimentare nuove tecniche e stili in autonomia, come quello giapponese.

I soggetti preferiti di Mary Cassett

L’artista rappresentava principalmente donne e paesaggi, prediligendo il rapporto materno. Ecco quindi che nelle sue opere si possono trovare spesso madre e figlia insieme, magari all’aperto, intente a svolgere attività e il risultato finale è emotivamente forte, come se Mary riuscisse a immedesimarsi nella scena nonostante non abbia mai avuto figli.

Un esempio di questo rapporto materno è Nurse Reading to a Little Girl, realizzato nel 1895 in cui possiamo osservare la delicatezza del momento e la bravura tecnica dell’artista.

Nurse Reading to a Little Girl
Nurse Reading to a Little Girl, Mary Cassatt – artepassante.it

Oppure, in Mother Combing Her Child’s Hair dove vediamo una madre che pettina amorevolmente il figlio:

Mother Combing Her Child's Hair, Mary Cassatt
Mother Combing Her Child’s Hair, Mary Cassatt – artepassante.it

Per tutta la sua vita Mary Cassatt di dimostrò altruista, generosa e sempre pronta ad aiutare giovani artisti e artiste, lottando soprattutto per l’indipendenza delle donne, tanto da avvicinarsi, come dicevamo poco sopra, al movimento suffragista.

Un doloroso addio alla pittura

Anche il fratello di Mary, Gardner morì nel 1911 e l’artista dovette subire l’ennesimo lutto doloroso che la fece cadere in depressione.

La depressione, unita al diabeta di cui soffriva da tempo, fece peggiorare le condizioni di Mary, che nel 1919 dovette smettere di dipingere a causa di problemi alla vista, ma non rinunciò neanche in quell’occasione ai suoi ideali, e realizzò un’esposizione per supportare il voto delle donne.

Mary morì il 14 giugno 1926 ma i suoi ideali, i suoi sogni e la sua determinazione non morirono con lei, infatti possiamo ancora trovarli all’interno delle sue opere. 

 

Quello che colpisce della sua storia è che ha creduto a sufficienza nei suoi sogni da andare oltre alla chiusura mentale dell’epoca in cui viveva. È riuscita a farsi largo nel mondo dell’arte con le sue forze e il suo talento, guadagnandosi il rispetto degli altri artisti e impegnandosi concretamente nella lotta femminista. 

Possiamo dire che Mary Cassett sia a tutti gli effetti l’esempio di una donna che ha saputo auto realizzarsi, andare oltre i no e le porte chiuse in faccia, una donna che ha raggiunto con impegno e determinazione il posto che le spettava nella società e ha saputo sfruttarlo per fare del bene e per dare un contributo importante nelle battaglie in cui lei stessa credeva, senza mai perdere il suo coraggio.

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