Dall’INPS tre comode pensioni senza tagli: non contano i contributi ma l’anno di nascita

In pensione subito senza tagli sull’assegno, ma solo se sei nato in questi anni: tre occasioni uniche, non vorrai tornare indietro.

Andare in pensione al giorno d’oggi è diventato molto difficile. A causa di carriere precarie e discontinue si fa sempre più fatica ad accumulare anni di contributi sufficienti per poter lasciare il lavoro assicurandosi un assegno pensionistico dignitoso. Senza contare poi che l’aumento dell’aspettativa di vita ha innalzato ulteriormente la soglia dell’età pensionabile.

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In pensione senza tagli se sei nato in questi anni (artepassante.it)

Per questo motivo, nel corso del tempo il Governo e l’INPS hanno introdotto una serie di misure che permettono ad alcune categorie di lavoratori di accedere alla pensione qualche anno in anticipo. Nella maggior parte dei casi, però, ciò comporta una significativa decurtazione dell’assegno.

Ci sono tuttavia tre soluzioni che consentono a chi è nato in questi anni di lasciare subito il lavoro senza tagli né penalizzazioni. Se sei tra questi fortunati ti conviene approfittarne subito.

Dall’INPS tre comode pensioni senza tagli, ma solo se sei nato in questi anni

Come abbiamo anticipato poco fa, alcuni lavoratori hanno diritto di usufruire di tre specifiche misure per l’uscita anticipata senza subire tagli sull’assegno. L’importante, però, è essere nati in uno di questi anni. Cerchiamo di capire meglio di che cosa stiamo parlando e chi effettivamente può beneficiare di queste tre soluzioni.

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Come andare in pensione prima senza subire tagli sull’assegno (artepassante.it)
  1. Quota 103: è una misura di anticipo pensionistico introdotta nel 2023 e valida anche nel 2024. Permette ai lavoratori di andare in pensione a 62 anni di età e 41 di contributi versati. L’unica differenza rispetto al passato è che da quest’anno il calcolo dell’assegno avviene con il sistema contributivo puro, mentre prima il calcolo avveniva con il sistema misto (contributivo + retributivo). Dunque solo i nati nel 1961, vale a dire coloro che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2023 possono lasciare il lavoro con Quota 103 senza tagli.
  2. Quota 102: fino al 31 dicembre 2022 i lavoratori con 64 anni di età e 38 di contributi potevano lasciare il lavoro con Quota 102, con il calcolo misto dell’assegno. Ad oggi possono ancora beneficiare della misura i nati nel 1958 che abbiamo maturato i suddetti requisiti entro la data sopra indicata, grazie alla cristallizzazione del diritto alla pensione.
  3. Quota 100: dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021 era possibile andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi, con il calcolo misto dell’assegno. La misura ovviamente è ormai scaduta, tuttavia i nati nel 1959 che hanno maturato i requisiti per Quota 100 entro la sua data di scadenza possono tuttora usufruirne grazie alla cristallizzazione del diritto alla pensione.
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