La pensione è un diritto di tutti: ecco quanto prende chi non ha mai lavorato

In Italia la pensione è considerata un diritto e spetta anche a chi non ha mai lavorato in vita sua. Vediamo tutto nei dettagli. 

La pensione, a differenza dello stipendio, è considerata un diritto di tutti nel nostro Paese. Anche se non hai mai lavorato, dunque, ti spetta. Vediamo quanto può arrivare a percepire ogni mese chi non ha mai svolto alcun lavoro.

Pensione per chi non ha mai lavorato
La pensione ti spetta anche se non hai mai lavorato – Artepassante.it

La pensione ti spetta di diritto. Mentre per portare a casa lo stipendio ogni mese devi lavorare, per ricevere la pensione non è necessario aver lavorato. In Italia, infatti, l’assegno previdenziale mensile spetta anche a quelle persone che, per un motivo o per un altro, non hanno lavorato nemmeno un giorno nella loro vita.

In questi casi, dunque, la pensione sarà svincolata dai contributi poiché chi non lavora non può aver maturato contribuzione. Molti non lo sanno e pensano che, per avere diritto alla pensione, sia indispensabile aver maturato almeno 20 anni di contributi come richiesto dalla legge Fornero. Non è assolutamente così. Anche chi ha zero contributi e non ha mai svolto alcun lavoro, può ricevere una rendita tutti i mesi e a vita.

Non hai mai lavorato? La pensione ti spetta lo stesso

Anche se non hai mai lavorato in vita tua, non ti preoccupare: in Italia la pensione è considerata un diritto di tutti. Pertanto, raggiunta l’età, anche tu potrai beneficiare di un assegno tutti i mesi che ti accompagnerà per tutta la vita.

Pensione senza contributi
Ecco quanto puoi prendere di pensione se non hai mai lavorato – Artepassante.it

Non esiste, di fatto, una pensione completamente svincolata dai contributi. Ad oggi, anche solo per ricevere il trattamento minimo dell’Inps, è necessario avere almeno 20 anni di contributi o almeno 15 se si rientra in una delle tre deroghe Amato. Tuttavia esistono degli aiuti per chi non ha mai lavorato e, quindi, non ha contributi.

Il primo aiuto è l’assegno sociale. Si tratta di una misura che si rivolge a persone che versano in stato di bisogno e che hanno pochissimi contributi o non ne hanno affatto. Per ricevere l’assegno sociale è necessario aver compiuto 67 anni e avere un reddito annuo lordo non superiore a  6.947,33 euro per le persone sole o non superiore a 13.182,78 euro per i coniugati.

L’importo dell’Assegno sociale cambia tutti gli anni in quanto è soggetto alla rivalutazione. Nel 2024 corrisponde a 534,41 euro al mese e viene erogato per 13 mesi. C’è, inoltre, la possibilità  di aumentare l’importo di 200,64 euro al compimento dei 70 anni grazie all’incremento al milione.

Se, invece, non hai mai lavorato ma non hai ancora 67 anni, puoi chiedere l’assegno di inclusione. Questa misura – che ha preso il posto del vecchio Reddito di cittadinanza- spetta alle persone che hanno almeno 60 anni e con un reddito annuo lordo fino a 6000 euro. L’assegno di inclusione consiste in un contributo di 500 euro al mese più altri 280 euro per chi vive in affitto.

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