Le caratteristiche dell’arte di Anna Bochkova

La creatività dell’artista russa non è influenzata solo dalle opere realizzate dai grandi maestri, ma anche dall’architettura, dal design, dal teatro e dalla natura

La memoria, la solidarietà, le migrazioni e le società: sono alcuni dei principali temi alla base delle opere di Anna Bochkova, visual artist di origine russa che si è formata prima a Mosca, dove si è diplomata in Scenografia presso l’Accademia Teatrale MXAT, e poi a Vienna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti nella classe di Heimo Zobernig. Negli ultimi anni ha esposto la sua arte in vari Paesi europei, tra i quali c’è anche l’Italia.

La mostra “Le città felici hanno l’architettura”

Nell’autunno del 2019, Bochkova ha inaugurato la sua prima mostra personale sul suolo italiano, chiamata “Le città felici hanno l’architettura” e svolta a Milano presso lo spazio SERRA. Il nome dell’esposizione è una citazione proveniente dal libro “Verso una Architettura” di Le Corbusier (pseudonimo di Charles-Édouard Jeanneret-Gris), esponente del Razionalismo secondo il quale gli architetti hanno il compito di rendere felici i popoli e, di conseguenza, i centri abitati nei quali trascorrono buona parte della loro vita.

In occasione di questa mostra, Bochkova ha realizzato una trentina di colonne usando cartone vegetale e gesso acrilico dipinto di bianco, oppure del ferro, del cotone e del bitume. Per crearle, l’artista è partita dallo studio delle strutture compositive urbane ed è poi approdata a una sintesi formale scultorea, con l’intento di raccontare una realtà solo apparentemente asettica, ma in realtà viva sotto lo strato grezzo della materia.

Le fonti di ispirazione di Anna Bochkova

Nel corso di un’intervista con il blog Artsed, Bochkova ha parlato di alcuni degli artisti che hanno influenzato il suo percorso. Tra di loro ha menzionato Kasimir Malevich, Vladimir Tatlin, El Lissitzky, Lubov Popova e Vsevolod Meyerhold. Ha poi dichiarato che due maestri dai quali non smette mai di imparare qualcosa di nuovo sono Louise Bourgeois e Constantin Brancusi. Oltre al passato, per Bochkova anche il presente è importante e per restare aggiornata sull’evoluzione dell’arte contemporanea si affida a piattaforme online come Tzvetnik e KubaParis.

La sua creatività non è influenzata solo dall’arte, ma anche dall’architettura, dal design, dal teatro e dalla natura. Osservare la realtà che la circonda è una parte importante della routine quotidiana della giovane artista e influenza le sue opere.

Il rapporto con i social media

Parlando dei social media, Bochkova li ha elogiati per il modo in cui le permettono di scoprire artisti e opere che altrimenti non avrebbe mai visto. Nel periodo della pandemia ha iniziato a usare le piattaforme per organizzare delle mostre virtuali, grazie alle quali ha ottenuto una buona visibilità e un numero maggiore di visitatori rispetto a quelli che avrebbero potuto essere presenti a un’esposizione fisica. Inoltre, l’artista usa i social anche come un archivio digitale delle sue opere e li ritiene più divertenti da usare rispetto a un sito web tradizionale.

Parlando del periodo della pandemia, Bochkova ha dichiarato che è stato impegnativo, ma che al tempo stesso le ha permesso di riflettere sulla sua arte. Il numero limitato di materiali a disposizione l’ha portata a sperimentare e a creare delle opere diverse da quelle realizzate in passato. Inoltre, ha anche potuto approfondire le sue ricerche sul cosmismo, una corrente filosofica nata in Russia tra il XIX e il XX secolo.

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