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Cultura

10 film imperdibili per gli amanti dell’arte

La cinematografia è ricca di film sul fantastico mondo dell’arte, alcuni dei quali assolutamente imperdibili. Ecco quali sono

Il cinema è universalmente riconosciuto come una forma d’arte autonoma, spesso indicata come la settima arte. Nel corso degli anni, il cinema e le arti visive hanno spesso interagito, traendo ispirazione l’uno dall’altro. Tuttavia, la magia vera avviene quando il cinema si dedica a raccontare storie sull’arte e sui suoi protagonisti, creando un connubio ideale tra diversi linguaggi artistici. Grazie ai tantissimi film sull’arte, queste due discipline si sono spesso unite, facendo emozionare tantissimi appassionati di tutto il mondo. Ma quali sono i migliori film sull’arte che tutto dovrebbero vedere almeno una volta nella vita? Ecco la lista dettagliata.

Tutti i migliori film sull’arte da vedere

L’arte e il cinema sono due mondi che, in un modo spesso incredibile e inaspettato, si sono uniti dando forma a opere uniche che hanno fatto emozionare gli amanti di entrambe le discipline. Il cinema, infatti, attraverso diversi grandi registi, è riuscito a omaggiare l’arte di ogni tipo con dei film a dir poco strepitosi, che tutti quanti gli appassionati dovrebbe vedere almeno una volta nella vita. Ma quali sono i migliori? Ecco i 10 assolutamente da non perdere.

Loving Vincent

Frutto della creatività di un gruppo di artisti e ammiratori di Vincent Van Gogh, Loving Vincent rappresenta un vero e proprio esperimento artistico: 125 talentuosi pittori hanno dipinto manualmente quasi 67.000 fotogrammi e oltre 1000 dipinti per dare vita a un mondo ispirato al genio tormentato dell’artista olandese. Il film adotta la tecnica del rotoscope, con cui scene e attori vengono disegnati dagli artisti per conferire maggiore realismo alle figure animate. La trama del film si basa su una reinterpretazione recente degli eventi legati alla morte dell’artista, avvolti da un alone di mistero che il giovane Armand, figlio del famoso postino di Arles Roulin, si impegnerà a svelare, seguendo le tracce di Vincent e immergendosi nella sua psiche.

Loving Vincent | Youtube – Artepassante

The Square

Premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 2017 e vincitore del David di Donatello come Miglior Film Europeo, The Square vanta un cast internazionale di grande prestigio, tra cui Claes Bang, Dominic West ed Elisabeth Moss. Uno degli elementi chiave di questa satira surreale e profonda è il tema della “distinzione tra arte e marketing”. Una scena memorabile vede Terry Notary nel ruolo dell’artista Oleg, seminudo, salire su un tavolo durante una cena esclusiva, manifestando una furia animalesca. Questo quadro sconcertante e avvincente incarna perfettamente lo spirito del film. Da notare che, prima delle riprese, il regista Ruben Östlund e il produttore Kalle Boman hanno effettivamente installato l’opera del film presso il Museo Vandalorum di Värnamo, trasformando così l’esperienza in un vero e proprio esperimento sociale.

Woman in Gold

La trama si svolge a Vienna nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. Maria Altmann, una donna ebrea sfuggita alle persecuzioni naziste, si impegna a recuperare un’opera d’arte appartenente alla sua famiglia, rubata dai soldati durante la guerra. Si tratta del magnifico ritratto di Adele Bloch-Bauer I, dipinto da Gustav Klimt. La protagonista del film è la nipote di Adele, determinata a ottenere dal governo austriaco il ritratto della nonna. Questo film intreccia la storia dell’Olocausto, il furto d’arte durante la guerra, insieme alla narrazione della vita di una grande mecenate come Adele e dell’artista che ha rivoluzionato il mondo dell’arte.

Big Eyes

Le opere d’arte di Walter Kane (interpretato da Christoph Waltz) erano estremamente popolari negli anni Sessanta, adornando le pareti di molte case dell’alta società americana. Tuttavia, dietro gli sguardi tristi degli orfani con gli occhi giganti si cela un segreto oscuro: tutti i dipinti sono stati creati dalla moglie di Walter, Margaret (interpretata da Amy Adams). Convinta dal marito a rimanere nell’ombra per aumentare le vendite, Margaret ha permesso a Walter di sfruttare il suo talento per ottenere ricchezza e fama. Questa storia vera è raccontata con toni grotteschi nella satira di Tim Burton, che mette in discussione la tranquilla borghesia statunitense.

La migliore offerta

Virgil Oldman (interpretato da Geoffrey Rush) è un rinomato collezionista ed esperto d’arte, con una predilezione per i ritratti femminili, che conserva gelosamente in un caveau adornato da splendide opere d’arte di ogni epoca. Riservato e solitario, Virgil vive per la sua professione e la sua passione, finché non incontra una donna molto enigmatica. Questa donna, che raramente esce di casa e teme di essere vista, instaura con lui una corrispondenza fatta di sole lettere e telefonate. Man mano che i loro scambi diventano più profondi e appassionati, Virgil supera la sua iniziale riservatezza e si innamora perdutamente di lei, diventandone quasi ossessionato.

Ritratto della giovane in fiamme

Fin dalle prime scene, il film ci introduce in un ambiente di tele ancora immacolate, con giovani apprendisti pittori che si preparano a iniziare il loro lavoro. In questo modo, Céline Sciamma sembra omaggiare l’ambizione di Henri-Georges Clouzot nel Mistero di Picasso (1955), cercando di catturare sul grande schermo, in modo autentico, i segreti del processo creativo. Il tema centrale del film, premiato a Cannes, sembra essere proprio il metodo artistico, con un’attenzione particolare alla riproduzione accurata dei modelli, un concetto che Marianne cerca di trasmettere ai suoi allievi nel prologo: osservare attentamente, costruire le fondamenta di un dipinto e procedere per tappe. Oltre al fugace amore tra la pittrice Marianne (interpretata da Noémie Merlant) e la sua musa, Héloïse (interpretata da Adèle Haenel), è il processo di creazione del ritratto a emergere come vero protagonista della storia.

I colori dell’anima

Andy Garcia interpreta Amedeo Modigliani in questo film che, pur narrando la vita del celebre artista livornese, dipinge un quadro vivido della vita difficile nella Parigi bohémienne, popolata da talenti affamati, che lottavano per sopravvivere vendendo le proprie opere per pochi soldi. Tra di loro spiccano Utrillo, Picasso e Soutine, accanto a influenti mecenati come Jean Cocteau e Gertrude Stein.

I colori dell’anima | Youtube – Artepassante

Monuments Men

Nel suo quinto film da regista, George Clooney porta sullo schermo il libro The Monuments Men di Robert M. Edsel, trasformandolo in un’avventura cinematografica avvincente. Al centro della trama c’è un gruppo di uomini e donne incaricati di localizzare e salvare opere d’arte e altri beni culturalmente significativi prima che siano distrutti su ordine di Hitler. Dall’addestramento in Inghilterra alla prima missione in Normandia, il team affronta scoperte sensazionali e crescenti pericoli, senza esitare a utilizzare l’ingegno e a mettere a rischio la propria vita per preservare le opere d’arte. La storia rende omaggio ai 350 coraggiosi individui di tredici Paesi diversi che, tra il 1943 e il 1951, hanno servito nella Monuments, Fine Arts and Archives, un gruppo di professionisti culturali, per lo più senza esperienza militare, impiegati presso gli eserciti alleati con l’incarico specifico di proteggere i capolavori artistici.

Pollock

Ed Harris dirige e recita nel coinvolgente biopic sulla vita di Jackson Pollock, l’iconico artista dell’espressionismo astratto americano. Il ritmo del film è incalzante, suscitando nello spettatore quel senso di incompletezza e tormento che ha caratterizzato il pittore fino alla fine dei suoi giorni. Pollock nasce dalla passione del regista nel raccontare una storia che lo ha profondamente colpito fin dalla giovinezza, quando suo padre gli regalò un libro sulle opere dell’innovativo pittore.

Frida

La vita di Frida Kahlo è una delle più celebri nel mondo dell’arte, ma purtroppo è stata spesso oggetto di commercializzazione, perdendo in parte la sua autenticità e profondità. Il film di Julie Taymor, con la brillante interpretazione di Salma Hayek nel ruolo di Frida, mostra la fragilità e il dolore di una donna ferita sia fisicamente che emotivamente dai continui tradimenti del suo amato marito Diego Rivera. Frida reagisce a queste sfide attraverso la sua arte e il suo orgoglio di donna messicana, riscoprendo le tradizioni folkloristiche nell’abbigliamento e nei temi dei suoi numerosi autoritratti, che lei stessa descrive come “la persona che conosco meglio al mondo”.

Federico Liberi

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